Ma la ragione della passività è molto semplice. I vertici del centrosinistra condividono le ricette di Draghi e Confindustria e si candidano a gestirle al posto di Berlusconi. Come possono mobilitare le masse contro misure che Confindustria appoggia? Quanto alle sinistre, sono terrorizzate di essere scaricate dal PD o di perdere la passerella agognata delle primarie. Il risultato è che un Berlusconi “bollito” sopravvive e ringrazia.
Occorre una svolta. Tutte le sinistre politiche, sindacali, associative, tutte le forze della campagna referendaria, uniscano le proprie forze in una mobilitazione di massa straordinaria, radicale e a oltranza, che imponga a Berlusconi le dimissioni. Se non ora quando?
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI