Le premure militari occidentali “a difesa del popolo libico” sono pura ipocrisia. Tanto più provenendo da vecchie potenze coloniali che hanno sostenuto sino a ieri i regimi oppressori dei popoli arabi (Ben Alì, Mubarak, Gheddafi) e che continuano a sostenere, coi metodi più criminali, il regime corrotto di Karzai in Afghanistan. La verità è ben altra. Dietro il velo tradizionale delle “preoccupazioni umanitarie”, le vecchie potenze vogliono intervenire contro la rivoluzione araba. Vogliono difendere o recuperare posizioni chiave che la caduta dei dittatori amici oggi minaccia. Vogliono difendere il controllo dei pozzi petroliferi, condizionare i processi politici delle rivoluzioni in corso, ostacolare l'allargamento della rivoluzione in altri paesi arabi (in particolare in Arabia Saudita), difendere la sacralità dello Stato sionista di Israele. Per questo, da pieni sostenitori della rivoluzione araba , della sua estensione, della sua radicalizzazione, diciamo: sia il popolo libico a rovesciare Gheddafi- col sostegno di tutti i popoli arabi- non le vecchie potenze coloniali contro i popoli arabi e la loro rivoluzione.