Al di fuori di ogni retorica borghese, che riuscì a plagiare, e ancora riesce, milioni di menti ingenue, che vedevano nel semplice contrasto tra nazioni la causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, essa non fu un'eroica liberazione della "Patria" o una difesa strenue della "democrazia" dall'aggressione degli Imperi centrali, ma una vera e propria mattanza, aggravata da decisioni e strategie ciniche e criminali che portarono allo sterminio di milioni di proletari. Per Noi comunisti rivoluzionari il "4 Novembre" rappresenta, quindi, l'epilogo di una tragedia, organizzata e architettata dalle forze borghesi e capitaliste, per perseguire una logica violenta di aggressione imperialista; e solo in questa analisi, scientificamente dimostrata, che noi ritroviamo le reali cause dello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Come Lenin spiegò bene nel suo saggio scritto durante il conflitto, nel 1916:
"L'imperialismo è dunque il capitalismo giunto a quella fase di sviluppo, in cui si è formato il dominio dei monopoli e del capitale finanziario, l'esportazione di capitale ha acquistato grande importanza, è cominciata la ripartizione del mondo tra i trust internazionali, ed è già compiuta la ripartizione dell'intera superficie terrestre tra tutti i Paesi capitalistici."
Noi non festeggiamo i massacri: 16 milioni di morti proletari vittime della guerra imperialista. Noi non festeggiamo l'Unità Nazionale, perché il proletariato non ha Nazione. Noi non festeggiamo le Forze Armate, strumento violento del Capitale nella la lotta di classe per l'egemonia.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI SEZIONE DI SALERNO- TIZIANO BAGAROLO