NO AL BONAPARTISMO FILOCLERICALE
per Eluana Englaro
(7 febbraio 2009)
Il corpo di Eluana Englaro è diventato il campo di battaglia della crociata oscurantista del Vaticano e della svolta presidenzialista di Berlusconi. Una Chiesa che accoglie i negazionisti dell’Olocausto, sventola la bandiera della “vita” su una ragazza morta da 17 anni , chiedendo la continuità del suo calvario. Lo stesso governo che priva gli immigrati del diritto di cura, e dunque di vita, cancella nel nome della “vita” ogni principio di umanità: sotto diretta dettatura del Vaticano e contro gli altri poteri dello stato. E’ la via di un bonapartismo reazionario, benedetto dal clero. E’ il momento di reagire. Nessun governo può decretare o legiferare contro il principio di autodeterminazione della persona attorno alla propria vita. Occorre sbarrare la strada a Berlusconi e alla Chiesa. L’11 e il 14 febbraio, le tradizionali iniziative di contestazione dei Patti Lateranensi debbono trasformarsi in una grande mobilitazione nazionale contro un governo reazionario e contro il potere clericale. Il PCL propone a tutte le sinistre e a tutte le associazioni laiche di unire le proprie forze attorno ad una piattaforma comune di svolta che rivendichi: la difesa intransigente dei diritti civili, l’abolizione del Concordato, la soppressione di tutti i privilegi giuridici, fiscali e patrimoniali della Chiesa, la destinazione delle risorse pubbliche così risparmiate ai lavoratori, alle famiglie indigenti, alla scuola pubblica e alla sanità pubblica. La battaglia laica e democratica può e deve collegarsi ad una mobilitazione sociale e di massa per la requisizione delle grandi ricchezze parassitarie del clero. Marco Ferrando Partito Comunista dei Lavoratori