martedì 17 febbraio 2009

«Vilipendio a capo di stato straniero», fermata No Vat

Con il corteo di sabato scorso la manifestazione «No Vat» è arrivata alla sua quarta edizione. Anche questa volta, al corteo organizzato dal coordinamento «Facciamo breccia», non è mancata qualche sorpresa. Già prima della partenza della manifestazione la Digos ha provato – senza riuscirci – a sequestrare uno striscione del gruppo Mega [Movimento emergente giovani anticlericali] sui cui era scritto «Razi-nazi» e un cartello sul quale il papa era rappresentato con tanto di baffetti alla Hitler e svastica. A fine corteo gli attivisti di Mega sono stati nuovamente fermati e una di loro è stata portata in questura e inquisita per «vilipendio a capo di stato straniero» [un episodio simile era già successo nel 2006, ma non aveva portato a nessun fermo]. «Non avevamo nessun bisogno della solerzia delle ‘guardie italiane’ [ma non bastano quelle svizzere?] per avere conferma dei privilegi e dello strapotere vaticani – scrive il coordinamento Facciamo breccia – Ratzinger può stigmatizzare e criminalizzare chiunque voglia autodeterminarsi, ma non è permesso esprimere alcuna critica alle sue parole. [..] Lo stato sta mettendo in atto, col pretesto della sicurezza, una ‘pulizia etnica’ contro tutte le individualità, soggettività ed espressioni che non corrispondono ad una ‘norma’ imposta in maniera sempre più autoritaria e integralista».

                                                                 fonte: www.carta.org